Ariano International Film Festival – I vincitori dell’undicesima edizione

Attraverso le 70 opere finaliste, provenienti da ogni parte del mondo e divise in tre sezioni di gara, il pubblico ha potuto conoscere culture nuove, affrontare temi complessi, provare sulla sua pelle emozioni che solo il grande schermo sa regalare.

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Uğur Güneş red carpet
Uğur Güneş red carpet

Al termine di una settimana ricca di eventi, tra premiere cinematografiche, incontri letterari e sfilate di cosplayer, giunge al termine anche questa undicesima edizione dell’Ariano International Film Festival, che ha scaldato i cuori e acceso gli animi di quanti hanno partecipato alla sempre più preziosa kermesse campana.

Dal 31 luglio al 6 agosto 2023, Ariano Irpino, con i suoi luoghi simbolo, ha ospitato una serie di appuntamenti volti a diffondere la cultura in ogni sua forma, utilizzando la Settima Arte come veicolo principale, ma non sottovalutando la forza e l’importanza di mezzi differenti quali la letteratura, la musica, la televisione, il teatro. Attraverso le 70 opere finaliste, provenienti da ogni parte del mondo e divise in tre sezioni di gara (AIFF World, AIFF Green, Made in Campania), il pubblico ha potuto conoscere culture nuove, affrontare temi complessi, provare sulla sua pelle emozioni che solo il grande schermo sa regalare.

I numerosi ospiti presenti, che hanno accompagnato i loro lavori, hanno permesso di respirare un po’ di quella magia, esplosa durante la serata finale sul red carpet e sul palcoscenico, allestiti nella Villa comunale. Conduttori della premiazione Franco Oppini ed Emanuela Tittocchia, che hanno annunciato i vincitori di questa undicesima edizione.

ELENCO VINCITORI AIFF 11

PREMIO LUNGOMETRAGGI AIFF WORLD

BANU di Tahmina Rafaella (Azerbaijan)

Motivazione:

Banu condensa in quattro lettere il titolo del film e il nome della sua protagonista, che combatte per la custodia del figlio, nel caos degli ultimi giorni della seconda guerra del Nagorno-Karabakh. La sua interpretazione è ricca, controllata, toccante e profonda, soprattutto quando un’inquadratura fissa d’apertura la inchioda mentre prende coscienza che la scomparsa del figlio è reale. È un’immagine molto chiara, d’impatto, che rimane impressa nello sguardo dello spettatore. Il prodotto che ne viene fuori espone tutto il malessere della condizione subalterna femminile, velato dalle necessità imposte dalla guerra”.

PREMIO CORTOMETRAGGI AIFF WORLD

THE STUPID BOY di Phil Dunn (Regno Unito)

Motivazione:

“Un gesto kamikaze di un terrorista in un mercato a sud della città di Londra sventato da uno studente neurodiverso, bullizzato a scuola e appassionato di fotografia. Si può sintetizzare così una pellicola di breve durata, ma di grande pregnanza comunicativa. In una Londra distopica, è come se agisse una forza centrifuga. Mano a mano che si susseguono i comportamenti anomali e folli del kamikaze, tutti si allontanano progressivamente da lui, impauriti e diffidenti. Solo lo stupid boy gli si pone accanto e, attraverso un abbraccio, lo porterà a condividere, con lo strano vicino, la comune condizione di sofferenza, povertà e abbandono. Quell’estraneo che riporta l’uomo nel cerchio della relazione, lo fa uscire dall’incomunicabilità”.

PREMIO DOCUMENTARI AIFF WORLD

NEIGHBOUR ABDI di Douwe Dijkstra (Olanda)

Motivazione:

Neighbour Abdi vince per aver saputo restituire la complessità di alcuni episodi della vita del protagonista, fra guerra e criminalità, attraverso una messa in scena che, con straordinaria creatività, fa coesistere armonicamente stili e generi cinematografici differenti. Uno studio che diventa palcoscenico di mondi diversi. Il risultato è un dialogo sinfonico e compassionevole, che, attraverso la più spinta modernità, sa ricondurre al lato più empatico dell’essere umano”.

PREMIO ANIMAZIONE AIFF WORLD

ROBOCITY – THE HIDDEN CITY di Anatoly Borodich (Federazione Russa)

Motivazione:

“Un’esplosione di colori e suoni anima un racconto ricco di colpi di scena. Il presente si proietta nel futuro, attraverso un’originale concezione creativa, libera, stratificata, dell’immagine e della narrazione. L’idea di controllare la mente umana con la tecnologia è una visione attuale, ma inconsueta per questa forma espressiva. Ha convinto la forza latente di un’opera che accosta in modo innovativo diversi linguaggi audiovisivi con ironia e spontaneità”.

PREMIO CORTI SCUOLA AIFF WORLD

LO SCUDO DELL’ALTRO – LA MEMORIA DEL DOVERE di Gloria Giordani (Italia)

Motivazione:

“Il leimotiv di questo inno cinematografico, apparentemente retorico, ci riporta a temi e rimandi epici, carichi di oscurantismo ideologico, dettato dalla persecuzione ebraica, infarcita dalle dinamiche razziali dell’Olocausto. Nella cornice di questo breve cortometraggio, nonché pietra miliare della storia contemporanea, si intersecano, sinergicamente, i sentimenti della fede cristiana, della forza morale, della coesione collettiva e della libertà civile, sdoganata dal pregiudizio individuale dell’uomo. L’uomo che trova libero arbitrio nell’obiettivo folle e dogmatico della purezza della razza… L’epilogo finale ci attanaglia, ci inquieta, ma alla fine ci rasserena e ci sincera da ogni paura, con il trionfo del bene sul male, determinato dall’avvento degli americani, deputati al ruolo di non collaborazionisti, che decretano, dopo una temperie bellicosa di 6 anni, la salvezza e la liberazione dell’Italia”.

PREMIO STAMPA AIFF WORLD

UN MONDO IN PIÙ di Luigi Pane (Italia)

“Il Premio Stampa rende omaggio a un’opera forte, che è un grido di rivolta di fronte a una difficoltà continua quasi percepeita con rassegnazione, come una sorta di normalità. Un mondo in più è un film corale, che descrive la condizione di malessere vissuta da un intero quartiere romano che stenta ad accogliere a braccia aperte tutto ciò che è identificato come diverso. Le atmosfere e il mood di tutta l’opera, amplificati dall’esasperazione del lockdown, seguono l’icona dello stereotipo e della svolta. Solo alla fine, la disperazione umana si plasma in generosità, che riscatta i protagonisti dal filo spinato e dalle ossessioni di conformità”.

PREMIO GIURIA STUDENTI

CAMINA CONMIGO di studenti di 8 e 9 anni (Spagna)

MENZIONE SPECIALE

FOG di Natalya Gugueva (Federazione Russa)

Motivazione:

“La location del film immerge lo spettatore in una dimensione surreale, per alcuni tratti crepuscolari e altri impregnati di una forte intonazione ricca di suspence. La storia ha contenuti altisonanti, come la ricerca introspettiva dei propri sentimenti e delle proprie radici. La menzione speciale viene data per il coinvolgimento di sensazioni ed emozioni profonde e avvincenti, come quella di un climax ascendente e discendente, corredato da una circonvoluzione di stati d’animo”.

PREMIO AIFF GREEN

LA LIXEIRA – THE INVISIBLES’ DIGNITY di Guido Galante e Antonio Notarangelo (Italia)

Motivazione:

“Il docu-film mostra il crudo e reale racconto del quartiere della discarica di Maputo, capitale del Mozambico, dove si cerca la sopravvivenza quotidiana con le unghie e con la forza della disperazione. Merita il premio per un’interpretazione delicatamente intimista, che accompagna il pubblico alla scoperta di un viaggio di crescita e di riscatto. Ma anche per aver interpretato, in modo realistico, il tormento, le contraddizioni e le sofferenze di un intero territorio, in cui vivere tra i rifiuti è la normalità”.

PREMIO MADE IN CAMPANIA

IL MARE CHE MUOVE LE COSE di Lorenzo Marinelli (Italia)

PREMIO GIURIA POPOLARE MADE IN CAMPANIA

FATMAN di Raffaele Patti (Italia)

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