“NISIDA. Storie maledette di ragazzi a rischio” un film di Enzo Acri

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Arriverà nelle sale cinematografiche italiane la prima settimana di maggio e racconta storie di vita vissuta e sprecata da ragazzi di ceti sociali diversi.

“NISIDA. Storie maledette di ragazzi a rischio” un film di Enzo Acri prodotto da Rogiosi editore, si snoda in due momenti narrativi, tra immagini che propongono la vita in carcere e flash back molto forti che mostrano il crimine per cui questi ragazzi sono stati condannati. Storie maledette che ruotano attorno a una figura femminile, Maria Cacciapuoti, interpretata dall’attrice Marinella Ferrandino, una mamma coraggio che perde il figlio, ucciso in una rapina e, con questo grande dolore nel cuore, dedica la sua vita al recupero dei ragazzi a rischio, iniziando il suo percorso tra le mura del carcere minorile di Nisida.

Trailer NISIDA storie maledette di ragazzi a rischio

“NISIDA. Storie maledette di ragazzi a rischio” arriva nelle sale cinematografiche con un messaggio sociale ben preciso: strutture come quella di Nisida possono aiutare i ragazzi a recuperare una vita diversa e migliore da quella vissuta prima di arrivare su quella lingua di terra che dalla costa di Bagnoli si apre verso il mare. E per il suo messaggio ha già ricevuto un prestigioso riconoscimento dal San Francisco University College of Brooklyn – New York.

ENZO ACRI
Muove i suoi primi passi nel cinema circa 30 anni fa come assistente del regista Nanny Loy nel film “Mi manda Picone”.
Nel 1983 cura la regia del suo primo lungometraggio “Solo per lei”.
Nel 2000 è il primo regista italiano e secondo in Europa a usare le tecnologie di ripresa digitale, con il film “Morire d’amore”.
Nel 2002, arriva nelle sale “Mio fratello Pasquale” e tre anni dopo, “L’ispettore Lucarelli” (napoletano doc, diventa ispettore di polizia spinto non da spirito di giustizia ma dalla sua passione per l’impermeabile tipico dell’investigatore), che ha anche un sequel con “L’ispettore Lucarelli caso internazionale” (2006).
Il film che lo consacra alle cronache cinematografiche è “Un camorrista perbene” (2009).

Per la sua carriera di regista riceve numerosi riconoscimenti ricevuti negli USA, Spagna,

Francia, Scozia, Canada e Francia. E in Italia, nel 2009, compare sul red carpet cinematografico più importante: premiato fuori concorso al Festival del Cinema di Venezia come precursore del cinema digitale indipendente.
Attento alle tematiche sociali ha realizzato un cortometraggio dal titolo “NISIDA ragazzi dentro” sui ragazzi detenuti nel carcere di Nisida, premiato al Positano Film Festival e al Napoli in Corto Film Festival.
Nel 2011 “Tifosi la vena azzurra del Napoli”, che racconta la Napoli dei colori dello sport e della gente perbene.
Esordisce come scrittore nel 2012 con il libro “Donna di rispetto”, edito da Rogiosi editore.

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